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EN ISO 14371: IL RUOLO DEL COORDINATORE PER LA SALDATURA

EN ISO 14371: quale ruolo per il coordinatore della saldatura?

La norma EN ISO 14371 definisce i compiti, le responsabilità e la formazione del coordinatore di saldatura. Ecco le attività e le responsabilità dei coordinatori:
•    specificazione o preparazione delle attività di saldatura;
•    coordinamento;
•    sorveglianza;
•    ispezione, verifica o testimonianza.

EN ISO 14371 - saldatura

Inoltre, il personale di coordinamento saldatura :

  • è qualificato secondo la EN ISO 14731;
  • possiede un  livello di conoscenza tecnica delle operazioni di saldatura che corrisponde ai requisiti della normativa  riassunti in Tab. 11.3.XI.

 

Immagazzinamento del materiale di consumo

Il materiale di saldatura deve essere stoccato e utilizzato in accordo alle indicazioni del produttore. Elettrodi e flussi devono essere essiccati e immagazzinati con appropriati livelli di temperatura e tempi in accordo alle indicazioni del produttore o se non disponibili secondo la tabella seguente:

carpenterie metalliche, tabella

Protezione atmosferica

Sia il saldatore che l’area di lavoro devono essere protetti contro gli effetti di vento, pioggia, neve. I processi di saldatura con protezione gassosa sono quelli più sensibili agli effetti del vento. E’ fondamentale che le superfici da saldare siano mantenute asciutte e senza condensa. Se la temperatura del materiale da saldare è inferiore a 5° C potrebbe essere necessario riscaldare.

Preparazione dei lembi per la saldatura

O componenti da saldare devono essere allineati e messi in posizione con dei fermi.

Preriscaldo

Il preriscaldo deve effettuarsi secondo la EN ISO 13916 e EN 1011-2 anche nella puntatura e nella saldatura di attacchi temporanei. In quest’ultimo caso i componenti saldati devo essere posizionati in modo da poter essere rimossi con facilità senza provocare danni alla struttura. Una volta rimossi gli attacchi temporanei, la superficie del materiale base deve essere molata.

Esecuzione della saldatura

E’ importante adottare precauzioni per evitare colpi d’arco e, se accadono, la superficie metallica deve essere molata e controllata. Il controllo visivo deve essere supportato da test con liquidi penetranti o particelle magnetiche.

Controlli

Il D.M. 14/01/2008 prevede tre modalità di controlli obbligatorie:

– sui lotti di produzione, direttamente in stabilimento;
– sulle forniture, nei centri di trasformazione;
– sui lotti di spedizione, in cantiere.

Glossario della saldatura:

FORNITURE: lotti formati da massimo 90 t costituiti da prodotti aventi valori delle grandezze nominate omogenee.

LOTTI DI SPEDIZIONE: lotti formati da massimo 30 t spediti in un’unica volta, costituiti da prodotti aventi valori delle grandezze nominali omogenee.

METODI SUPERFICIALI: consentono di rilevare discontinuità che giacciono in superficie o poco sotto la stessa (cordoni d’angolo o giunti a parziale penetrazione). Esame visivo, particelle magnetiche, liquidi penetranti e correnti indotte.

METODI VOLUMETRICI: consentono di rilevare discontinuità posizionate nel volume del manufatto e non necessariamente emergenti in superficie (giunti a piena penetrazione). Radiografico (per giunti testa a testa), ultrasonoro (per giunti testa a testa e a T), termografia, rivelazione fughe, emissione acustica.

CLASSIFICAZIONE DELLE IMPERFEZIONI NELLE SALDATURE METALLICHE PER FUSIONE

La norma (EN 6520) designa delle imperfezioni in saldatura. La designazione dei difetti proposta dalla norma EN 6520 è utilizzata come riferimento dalla norma EN 5817. I difetti sono classificate in sei gruppi:

1: Cricche
2: Cavità
3: Inclusioni solide
4: Mancanza di fusione e di penetrazione
5: Difetti di forma
6: Difetti diversi (non inclusi nei precedenti)

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